Nam June Paik. Biografia

Nam June Paik (Seoul, 20 luglio 1932 - Miami, 29 gennaio 2006) è stato un artista statunitense di origine sudcoreana. Ha lavorato in diversi ambiti artistici, ma il suo nome è soprattutto legato alla videoarte, di cui è uno dei pionieri.

Compie i suoi studi di estetica, arte e musica a Tokyo dove si laurea con una tesi su Arnold Schönberg. Tra il 1958 e 1963 partecipa alle manifestazioni Fluxus a Düsseldorf, è in contatto con artisti come John Cage, Wolf Vostell.

Partecipa ad una mostra considerata oggi la prima esposizione di video arte, dal titolo Exposition of Music – Electronic television (1963)? dove si mescolano musica elettronica e immagine elettronica.

Paik studia il disturbo e impara a provocarlo distorcendo l’immagine elettronica: le sue prime elaborazioni sono infatti televisori con immagini modificate. Poi sperimenta la ripresa e la rielaborazione di registrazioni con la telecamera. Nel 1965 utilizza il primo modello di telecamera portatile della Sony per riprendere il traffico caotico nel giorno della visita di Papa Paolo VI a New York, e per farne un’opera video (Café Gogo, Blecker Street), mostrata la stessa sera al Greenwich Village, opera sancita da molti come il primo video d’arte della storia.
Tale opera, nata dalla rappresentazione tipica di un qualsiasi giorno (il traffico di una metropoli) e di un evento storico, “è un vero ready made video”, cioè “un evento-trovato e artisticizzato”.

Inizia a produrre videoinstallazioni con televisori modificati, da opere più minimaliste come Moon is the Oldest TV (1965)? ad opere più monumentali e fantasmagoriche come la torre di mille e tre monitor di Tadaikson di Seoul.

(da wikipedia)