John Langshow Austin. Biografia (da wikipedia)

Principale rappresentante della filosofia del linguaggio ordinario , durante la seconda guerra mondiale serve come tenente colonnello nei servizi segreti britannici. Si dedica sia allo studio dell'analisi linguistica che al pensiero antico come l'etica di Aristotele.

Durante la sua vita, pubblica davvero poco, anche perché i suoi lavori erano argomentati in lezioni; di queste, fondamentali sono i cosiddetti speech acts (atti linguistici), esposte, appunto, in lezioni tenute tra il 1951 e il 1955, dove viene trattata la nozione dell'enunciato performativo, pubblicate poi con il titolo How to do Things with Words (Come fare cose con le parole). Sostiene l'idea che ogni proferimento linguistico sia in realtà un'azione pratica. Nella sua teoria, gli atti linguistici vengono distinti in locutori, illocutori e perlocutori, a seconda che l'enunciato sia descrittivo, esprima un'intenzione o un'azione del parlante, oppure indichino un'emozione, una preghiera o un tentativo di persuasione.

Ha insegnato prevalentemente al Christ Church College dell'Università di Oxford dal 1952 fino alla morte ed è stato molto attivo anche nell'ambiente accademico di Cambridge. Il suo più celebre allievo è John Searle.


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