L'arte del cambiamento. La soluzione dei problemi psicologici personali e interpersonali in tempi brevi

Giorgio Nardone, Paul Watzlawick


Arte del cambiamento - Giorgio Nardone, Paul Watzlavick

pagine 179

16,00 euro

1990

Ponte alle Grazie, Firenze


Risultato dal lavoro congiunto di Giorgio Nardone - noto terapeuta e studioso italiano di terapia breve -strategica - e di Paul Watzlawick - una delle più eminenti figure mondiali nel campo dello studio della comunicazione e della psicoterapia - questo volume presenta in forma sistematica il modello di terapia breve per la soluzione di problemi psicologici specifici. L'approcio strategico della psicoterapia, ossia la moderna evoluzione della terapia sistematica in simbiosi con l'ipnoterapia di Milton Erickson, rappresenta una prospettiva rivoluzionaria rispetto alle forme convenzionali di intervento psicoterapeutico. Si tratta di un modello teorico e operativo per la soluzione in tempi brevi dei problemi individuali, di coppia e di famiglia, applicabile anche a contesti interpersonali più ampi e non solo clinici. La psicoterapia è intesa qui come una partita a scacchi tra terapeuta e paziente: una partita nella quale, però, si vince o si perde entrambi. Per vincerla il terapeuta ricorre a raffinate tecniche di suggestione ipnotica, a paradossi e a trabocchetti comportamentali che aggirano la resistenza al cambiamento del paziente, conducendolo a percepire la realtà in maniera completamente nuova, e di conseguenza ad agire in modo non più disfunzionale.

L’arte del cambiamento è il primo libro della collana di saggi di terapia breve curata da Giorgio Nardone per Ponte alle Grazie. Può essere considerato il testo di riferimento più importante della collana, in quanto comprende: un saggio introduttivo scritto da Paul Watzlawick (Se vuoi vedere impara ad agire), le quattro «eresie» dell’approccio strategico alla terapia (1a eresia: l’impossibilità da parte di qualunque scienziato di offrire una spiegazione assolutamente vera e definitiva della realtà; 2a eresia: il compito del terapeuta si focalizza non sull’analisi del profondo e sulla ricerca delle cause del problema sino alla estrapolazione delle verità nascoste, ma sul come funziona e sul come si può cambiare la situazione di disagio di un soggetto, una coppia, una famiglia; 3a eresia: appare assurda la convinzione che i problemi e i disagi maturati lungo un arco di tempo molto esteso nessitino obbligatoriamente, per essere risolti, un altrettanto lungo trattamento terapeutico; 4a eresia: per cambiare una situazione problematica, prima si deve cambiare l’agire, e di conseguenza il pensare del paziente); una breve cronistoria evolutiva dell’approccio strategico dalle origini, la prassi clinica in terapia strategica, cioè la processualità e le procedure che la caratterizzano; due modelli di trattamento, che illustrano come l’approccio strategico affronta i disturbi fobici e i disturbi ossessivi; quattro esempi di trattamento inusuale; il libro si chiude con una ricerca valutativa, che sottolinea come la terapia breve strategica sia una terapia che ottiene degli ottimi risultati in breve tempo (efficacia) con un accettabile rapporto tra costi e benefici (efficienza).