Personalità femminile e riproduzione umana

Alessandro Salvini


Personalità femminile e riproduzione umana - Alessandro Salvini

pagine 276

30,99 euro

1993

Lombardo, Roma

Introduzione

Se è vero che l'uomo incontra la propria natura apprendendola dagli altri, non fa eccezione quella particolare esperienza di sé che chiamiamo identità. Sono i significati sociali attribuiti al proprio corpo, l'educazione, i modelli di comportamento, le attese degli altri e le prescrizioni legate al ruolo sessuale che consentono ad ogni donna di scoprire per sé una particolare versione dell'identità femminile. In questa prima sezione, propedeutica alle successive, prenderemo in esame come l'identità sessuale femminile assorba nei suoi presupposti biologici i fattori socio-culturali e psicologici che concorrono a costruirla e ad orientarne l'espressione comportamentale. Comprendere alcuni aspetti di questo processo interattivo consente di rendere più trasparenti ed interpretabili le condotte e gli stati emotivi che si intrecciano con la funzione riproduttiva della donna ed i relativi vissuti sessuali. Accadimenti privati ed intimi, questi ultimi, ma i cui travagli ci indicano come l'essere simultaneamente al servizio della specie umana, delle attese sociali e della propria identità soggettiva possa essere talvolta molto faticoso.
In questa nota introduttiva appare opportuno offrire qualche spunto preliminare. Per esempio, possiamo definire l'identità sessuale femminile come un costrutto cognitivo, emotivo e comportamentale in cui si interfacciano due processi: {a) l'attribuzione di caratteristiche proprie del ruolo sessuale di appartenenza o assegnato (aspetto sociale); (b) l'elaborazione individuale di queste caratteristiche in relazione a se stessi ed agli altri (aspetto psicologico). I due processi relativi alle attribuzioni di ruolo ed alla rappresentazione di sé, pur non coincidendo in modo speculare, interagiscono attraverso gli schemi e le regole di comportamento sessuale e riproduttivo. Le regole di condotta interferiscono con l'identità in due modi: direttamente, come obblighi, stabilendo il modo in cui la donna è costretta a comportarsi; indirettamente, come aspettative, stabilendo il modo in cui gli altri sono costretti ad agire nei suoi riguardi.

L'identità personale non è qualcosa di unitario e di stabile nel tempo e nelle differenti situazioni. Lungo il ciclo di vita femminile l'identità è biograficamente mutevole, adeguandosi ai diversi ruoli femminili, impersonandone sentimenti e comportamenti. Lo sforzo di integrazione tra le diverse espressioni dell'identità personale dà un senso di continuità e di stabilità solo apparente: dietro di esso, infatti, ogni donna sperimenta un'immagine di sé contraddittoria, ora discontinua, ora conflittuale. Inoltre, l'identità non è un fatto privato, poiché è influenzata dalle relazioni interpersonali importanti, dai contesti di appartenenza e da come ogni donna decide di adeguare il suo modo di essere ad una certa immagine pubblica e storica di femminilità. L'identità sessuale, infine, se considerata come una componente centrale della personalità, risente degli aspetti temperamentali e delle differenti disposizioni individuali. Alcune di queste differenze possono essere accentuate, trasformate o represse dallo sforzo di adattamento che ogni donna compie nelT adeguarsi così ai contesti di relazione come agli indiretti richiami biologici di cui è portatrice. Prescrizioni sociali da un lato e vincoli biologici dall'altro fanno sì che la psicologia femminile non abbia una sua metafisica autonomia ma finisca per essere, a grandi linee, al servizio del progetto bio-sociale da cui dipende, anche se rispetto a questo, in linea di principio, ogni donna può mantenere importanti libertà di scelta. Nelle pagine che seguono prenderemo in esame dapprima come le determinanti macrosociali e culturali creino quella variabilità storica ed etnografica rispetto alla quale la presunta invarianza biologica del meccanismo riproduttivo manifesta una sorprendente flessibilità. Successivamente saranno analizzati i precursori biologici del dimorfismo sessuale, la loro influenza sull'identità di genere, sul comportamento riproduttivo e sulle differenze psicologiche tra maschi e femmine. Infine, partendo da una trattazione accurata dei rapporti complementari tra maschio e femmina e dell'incidenza dei prototipi e degli stereotipi nella costruzione dell'identità femminile, sarà possibile inquadrare, secondo prospettive non solo psicodinamiche, il desiderio di gravidanza e di maternità.

Indice

Presentazione

Sezione I. L'IDENTITÀ SESSUALE FEMMINILE

  1. Introduzione                        
  2. Identità e ruolo sessuale     
  3. Sesso genetico e sesso assegnato 
  4. Ruolo riproduttivo e identità: aspetti bio-sociali
  5. Desiderio di gravidanza e di maternità

Sezione II. IL CONCEPIMENTO, GRAVIDANZA, PUERPERIO: PROBLEMI PSICOLOGICI

  1. Introduzione
  2. Vaginismo e dispareunia psicogeni
  3. Vissuti emotivi durante la gravidanza e il dopo-parto
  4. Stress emotivo e processi interattivi
  1. Disforia e depressione puerperale
  2. Depressione reattiva femminile
  3. Tossicodipendenza e gravidanza

Sezione III. L'ABORTO: ASPETTI PSICOLOGICI

  1. Introduzione
  2. Socio-demografia dell'aborto in Italia
  3. Contraccezione ed aborto
  4. Contraccezione ed aborto nell'adolescenza
  5. Aborto ripetuto
  6. Motivazioni e reazioni all'aborto

Appendice: un caso clinico

Sezione IV. LE RESISTENZE PSICOLOGICHE ALLA CONTRACCEZIONE

  1. Introduzione
  2. Adolescenza, sessualità e contraccezione
  3. Contraccezione e comportamento sessuale
  4. Informazione ed atteggiamenti delle donne
  5. Atteggiamento del medico
  6. Riflessi psicologici del problema etico

Sezione V. LA PERSONALITÀ DELLA PAZIENTE E LO "SGUARDO MEDICO"

  1. Introduzione
  2. Alcune note sulla valutazione della personalità
  3. Alcune note sulla relazione medico-paziente

Riferimenti bibliografici
Indice analitico