La volontà di sapere. Storia della sessualità 1

Michel Foucault

Histoire de la sexualité, vol. 1 : La volonté de savoir, Gallimard, Paris.

La volontà di sapere - Michel Foucault

pagine 144

7,00 euro

1976 ed. italiana 1978

Feltrinelli, Milano

Indagine dei saperi attinenti la sessualità come controllo dei comprotamenti sociali.

1. Questo volume apre una serie di studi che non pretendono essere continui, né esaustivi; si tratterà di qualche sondaggio in un territorio complesso. I volumi successivi sono indicati solo a titolo provvisorio. Il mio sogno sarebbe un lavoro di lungo respiro, capace di correggersi man mano che si sviluppa, aperto alle reazioni che suscita, alle congiunture che gli toccherà d'incontrare, e forse ad ipotesi nuove. Lo vorrei un lavoro disperso e mutevole.

2. I lettori che si aspettassero di apprendere in che modo per secoli la gente ha fatto l'amore, o come le è stato vietato di farlo - problema serio, importante, difficile - rischiano di restare delusi. Non ho voluto fare una storia dei comportamenti sessuali nelle società occidentali, ma trattare un problema molto piú austero e circoscritto: in che modo questi comportamenti sono diventati oggetti di sapere? Come, cioè per quali vie e per quali ragioni, si è organizzato questo campo di conoscenza che, con una parola recente chiamiamo la "sessualità"? Quel che i lettori troveranno qui è la genesi di un sapere - un sapere che vorrei riafferrare alla radice, nelle istituzioni religiose, nelle forme pedagogiche, nelle pratiche mediche, nelle strutture familiari, là dove si è formato, ma anche negli effetti di coercizione che ha potuto avere sugl'individui, una volta che li aveva persuasi del compito di scoprire in se stessi la forza segreta e pericolosa di una "sessualità".

3. So bene che è imprudente spedire cosí, in esplorazione, un libro che fa incessantemente allusione a degli studi a venire. Ci sono grandi possibilità che appaia arbitrario e dogmatico. Le ipotesi rischiano di farvi figura di affermazioni perentorie, e le griglie di analisi proposte possono prendere l'aspetto di una nuova dottrina. Ne ho avuto d'altronde un esempio in Francia: dei critici, bruscamente convertiti ai benefici della lotta anti-repressiva, in cui non avevano finora manifestato grande ardore, mi hanno rimproverato di negare che la sessualità sia repressa. Cosa che, evidentemente, non ho mai preteso. Mi sono soltanto chiesto se, per decifrare i rapporti fra potere, sapere e sesso, si dovesse davvero centrare tutta l'analisi sulla nozione di repressione; e se non si rendesse meglio conto delle cose iscrivendo i divieti, le proibizioni, i rífiuti, le occultazioni in una strategia piú complessa, piú globale, non orientata verso la rimozione come obiettivo maggiore e principale.

4. I termini di "sesso" e di "sessualità" sono intensamente caricati e scottano. Mettono in ombra facilmente quelli che accompagnano. Per questo vorrei sottolineare che la sessualità è qui solo un esempio per un problema generale che inseguo - o che m'insegue - da ormai piú di quindici anni, e che guida d'altronde la maggior parte dei miei libri: in che modo, nelle società occidentali moderne, la produzione di discorsi cui si è attribuito (almeno per un certo periodo di tempo) un valore di verità è legata ai vari meccanismi ed istituzioni di potere?

Michel Foucault

Parigi, settembre 1977.


(dalla Prefazione dell'Autore all'edizione italiana)

 

Indice

Prefazione all'edizione italiana

I. Noialtri vittoriani

II. L'ipotesi repressiva

l. L'incitazione ai discorsi,

2. L'insediamento perverso

III. Scientia sexualis

IV. Il dispositivo di sessualità

l. Posta in gioco

2. Metodo

3. Campo

4. Periodizzazione

V. Diritto di morte e potere sulla vita